Cerchi un coach? Assicurati che abbia nella sua cassetta degli attrezzi questi preziosi strumenti!
Intelligenza Emotiva
Una sviluppata intelligenza emotiva permette di mantenere la lucidità nell’affrontare situazioni problematiche, di comprendere le emozioni, riconoscerne l’utilità e trasformarle in qualcosa di utile al raggiungimento dell’obiettivo e al benessere personale.
Riconoscere le emozioni degli altri permette di acquisire un comportamento adatto all’interlocutore, di sostenere gli altri nella gestione delle proprie emozioni e migliorare il dialogo interpersonale e intrapersonale.
È una competenza indispensabile per un Manager, Imprenditore, libero professionista e anche per un coach che deve gestire le proprie emozioni e riconoscere le emozioni del cliente.
Durante le sessioni capita spesso che il cliente porti situazioni emotivamente forti e il coach non può lasciarsi influenzare dalle emozioni del cliente ma deve mantenere la lucidità sul processo di coaching. In caso contrario perderebbe di efficacia.
È importante inoltre riconoscere gli stati emotivi del cliente, in quanto le emozioni, se consapevolizzate e utilizzate efficacemente, sono pura fonte di energia, benzina che permette di avanzare velocemente verso l’obiettivo.
Neutralità / Assenza di Giudizio
Avere la predisposizione nel dare consigli può sembrare un’ottima potenzialità. Di per sé lo è, ma non per il coaching non se usata troppo frequentemente per chiunque voglia avere un team di collaboratori autonomi.
Il coaching basato sulla maieutica supera il concetto di consiglio e consulenza, riconoscendo l’efficacia maggiore dell’elaborazione autonoma da parte del cliente delle proprie strategie e consapevolezze.
Apprendendo la competenza della neutralità è possibile sostenere collaboratori e clienti in un raggiungimento autonomo e autorealizzante di consapevolezze e soluzioni.
Mantenendo un comportamento non giudicante è possibile tessere relazioni di supporto che si basano sulla fiducia e sull’accoglienza, eliminando tutta una serie di filtri protettivi che si innescano quando si teme il giudizio dall’altro e che intaccano la libera espressione e l’efficacia del confronto.
Ascolto Attivo
Spesso si confonde l’ascolto attivo con una “partecipazione interessata e sincera”, elemento sicuramente importante. In realtà, l’ascolto attivo e produttivo vive di regole e comportamenti che sono ben lontani dalle abitudini comportamentali del più educato e attento ascoltatore.
Si possono racchiudere in una regola generale, fondamentale nel coaching come in qualsiasi altra professione o relazione: ascoltare per capire, non per rispondere.
Imparare ad ascoltare davvero, non si limita a far sentire l’ interlocutore importante, compreso, accolto e non è un’azione circoscritta al momento di silenzio mentre l’altro parla.
È una competenza che trasforma completamente l’intero atto comunicativo, permettendo di comprendere profondamente la richiesta e il bisogno della persona che si ha di fronte e riuscire quindi a replicare soddisfacendo pienamente le aspettative dell’interlocutore. Dote indispensabile per un coach o per un leader in ogni ambito!
Identificazione e Mantenimento del Focus
Il coach è in grado di accompagnare il cliente dalla situazione che vive attualmente alla situazione che sogna, definendo un obiettivo raggiungibile e un piano d’azione su misura.
È fondamentale avere la capacità di mantenere il focus nonostante le possibili complicanze e/o distrazioni, per fare in modo che anche il cliente rimanga focalizzato sulle sue priorità.
Queste competenze apprese nel coaching e trasposte in altri ambiti permettono di gestire obiettivi personali e professionali secondo un metodo specifico ed efficace, senza perdere il focus.
Permettono di riuscire a cogliere all’interno della confusione situazionale o dialogica, i punti salienti e le parole chiave a cui fare riferimento per tornare a uno sviluppo funzionale, permettendo a collaboratori e altre persone di ottimizzare le performance.
Propensione all’Azione
Tra le competenze che un coach deve avere e allenare costantemente, c’è la propensione all’azione. Diventare coach permette di creare un mindset orientato verso il movimento continuo.
Permette di riconoscere, gestire e trasformare pensieri e convinzioni limitanti che rallentano il percorso verso l’obiettivo. Allo stesso modo, il coach è in grado di portare clienti, collaboratori o altre persone verso comportamenti allineati con i bisogni e i traguardi del singolo o del gruppo.
In qualsiasi ambito ci si trovi, se le parole e i pensieri restano tali e non si trasformano in azioni concrete, quali risultati si possono ottenere?
Adattamento e Rinnovamento
L’apertura mentale e la flessibilità sono caratteristiche che un coach acquisisce durante il percorso di studi. Queste lo rendono un professionista in grado di adattarsi ad ogni situazione, rispettando sé stesso e il cliente nei pensieri e nelle azioni.
Le competenze applicate in diversi ambiti professionali permettono di accogliere positivamente i cambiamenti, gestire con serenità e fiducia gli inconvenienti grazie a una mentalità orientata verso il problem solving e il change management .
L’allenamento della propria creatività permette inoltre di essere un coach e un professionista capace di continuo rinnovamento.
Rosanna Pilia, Health Life & Business Coach
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